PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO A. 2023/24
“Aiutiamoli a fare da soli” (Maria Montessori)
La nostra programmazione consiste nell’individuare quegli interventi per il soddisfacimento in primis dei bisogni dei bambini, predisponendo le condizioni per uno sviluppo ottimale e armonico della personalità, intelligenza, affettività, motricità e della socializzazione. Quindi sarà uno strumento flessibile per adeguarsi ai ritmi individuali e ai bisogni imprevisti
che si potranno presentare, poiché ogni bambino ha caratteristiche proprie che andranno valorizzate e sviluppate senza rigidità e imposizioni ma al contrario il soggetto a trovare nuovi e adeguati stimoli di crescita, tentando di far fiorire lo spirito critico di discriminazione tra gli eventi positivi e negativi che si incontrano nel corso della vita. Le nostre educatrici accompagneranno il bambino nel viaggio alla scoperta del mondo e degli ambienti del nido :
- Prestando attenzione alle richieste/bisogni dei bambini
- Privilegiando il gioco libero e spontaneo
- Proponendo attività di gioco strutturato adeguate per fasce d’età corrispondenti ai loro interessi
- Coinvolgendo nel riordino dell’ambiente sotto forma di gioco
- Favorendo le interazioni pacifiche e spontanee, mediando i conflitti
- Predisponendo un ambiente prevedibile, personalizzato e sicuro, con spazi di vita riconoscibili e tempi scanditi
- Sostenendo il processo di crescita dell’identità individuale e in relazione con l’altro
- Accompagnando il bambino nella conquista dell’autonomia e di una immagine positiva di sé, competente e capace.
Gli spazi
La nostra struttura è costituita da due sale spaziose e un ampio cortile, dove i bambini vengono suddivisi in gruppi omogenei per età, lattanti, semidivezzi e divezzi. Sarà cura delle educatrici valutare lo sviluppo motorio cognitivo, affettivo e sociale del singolo per l’assegnazione della sezione di appartenenza.
Nelle belle giornate di sole tutti fuori a divertirci in cortile con altalene, scivoli e altre attrezzature. Un antibagno con fasciatoio per cambiare i pannolini, un bagno con i lavandini, water e una mini-doccia. I pasti ci vengono forniti da un servizio catering di una ditta specializzata nella preparazione dei pasti per bambini, certificata e autorizzata dalla ASL, e vengono somministrati nella stanza refettorio dove si svolgono anche le attività ludico educative e ricreative.
Le routine
La quotidianità del nido è scandita dai gesti di cura detti “routine”, ed è proprio qui che troviamo i rituali che giorno dopo giorno aiutano il bambino nel suo percorso di crescita.
I rituali all'interno del nido forniscono prevedibilità agli eventi che “toccano” il bambino e stanno in equilibrio tra le cose conosciute, le novità e gli imprevisti, tra le cure del corpo e il gioco. Le routine indicano il passare del tempo nella giornata,diventano riti del quotidiano. I rituali sono necessari per trasmettere le prime strutture che aiutano il bambino ad orientarsi e fidarsi del suo ambiente rinforzando la sua fiducia di base.
I rituali aiutano i bambini a:
- strutturare e percepire la giornata, sono cioè un aiuto all'orientamento e alla
- prevedibilità;
- rafforzare la fiducia in se stessi;
- riconoscere i limiti;
- imparare a separarsi e riavvicinarsi al genitore;
- rafforzare l'autonomia;
Le routine non solo rappresentano la modalità con cui vengono apprese le regole su come le cose vanno fatte, ma forniscono il contesto in cui avvengono esperienze che sono allo stesso tempo cognitive, emotive e sociali.
L’accoglienza e ricongiungimento
L’accoglienza è un momento molto delicato,il distacco del bambino dalla figura genitoriale rappresenta un momento di ansia e preoccupazione che l’educatrice dovrà gestire, offrendo rassicurazione e serenità, coinvolgendolo in attività che lo aiuteranno a superare la separazione, siamo consapevoli di questa “fatica quotidiana del bambino”.
Il cambio e l’igiene
Il momento del cambio è un’occasione ulteriore per instaurare e consolidare il rapporto affettivo e relazionale con l’educatrice; questo è un momento di intimità e cura, si crea un rapporto di comunicazione attraverso sguardi, gesti, sorrisi, parole e allo stesso tempo esperienza sensoriale e corporea che lo accompagna verso l’autonomia. Per i bambini più grandi, si cercherà di stimolare e incoraggiare “a fare da soli”.
Il pranzo
Il pranzo al nido, oltre rappresenta un’occasione per grandi esperienze educative e di prima socializzazione. Esso è caratterizzato da una ritualità di gesti e comportamenti: lavarsi le mani, mettere il bavaglino, rispettare i turni se imboccati. E’ un momento di apprendimento che deve essere svolto in un ambiente tranquillo, sereno, non troppo rumoroso e soprattutto rispettando i ritmi e le esigenze di ogni singolo bambino. Verrà prestata particolare cura alla presentazione e al colore dei cibi per stimolare la voglia di mangiare e la curiosità
Il sonnellino
Il momento del sonno è importantissimo perché rappresenta il momento del distacco dalla realtà, dal contatto con gli altri e con l’ambiente, “lasciare il certo per l’incerto” Esso avviene secondo rituali per dare sicurezza al bimbo, che troverà nella sua culla i suoi oggetti personali, corredino, ciuccio e magari, il suo pupazzo preferito. In un ambiente sereno potranno addormentarsi, coccolati al suono del carillon o della ninnananna. L’educatrice deve rendere la situazione più serena possibile, cercando di capire i bisogni e le abitudini di ciascuno, in modo da personalizzare questa fase con riti che richiamano al bambino la mamma e la sua casa.
L’uscita
Questo è il momento del ricongiungimento del bambino con il genitore che avrà un breve resoconto delle ore trascorse al nido e le eventuali criticità.
La giornata al nido
7:30/9:30: Accoglienza
10:00 : Gioco libero
10:15 : Merenda
10:30 : Attività strutturate
11:15 : Cambio e Igiene personale di preparazione al pranzo
11:45 : Pranzo
12:15 : Cambio e Igiene dei denti e delle mani
13:00 : Gioco libero
14:00 : Cambio dei pannolini e preparazione per il riposino
14:30 : Riposino
15:30 : Merenda
16:00 : Uscita
“Non ci può essere un lavoro che riesca bene e che sia pieno di soddisfazione senza gioco; non ci può essere pensiero valido e sano senza gioco”.
Charles Dickens